L’altra sera ho incontrato tantissime ragazze che avevano fatto una scoperta: “Il principe azzurro è gay”.
Vada per la prima: avrà avuto qualche brutta delusione, mi sono detta.
Ok per la seconda: magari il principe azzurro non l’ha incontrato ancora…
Ma poi, a un certo punto, le fanciulle con la graziosa scritta sulla maglia sono diventate troppe.
Possibile che abbiano tutte la stessa convinzione?
Poi ho realizzato e ho capito che non erano magliette personalizzate vedendo uno stand intero di maglie di ogni colore con la stessa frase scritta sopra.
E vabbè, c’è da rassegnarsi: queste nuove generazioni non credono più neanche alle favole e decidono di mostrarlo al mondo.
Ma non è che non ci credono e basta, no; offendono anche il mitico principe azzurro!
E poi qualcuna di loro finisce anche per chiedersi: ma una maglia del genere è volgare? Ho cominciato a pensarci anche io, in una sorta di analisi del pensiero dei giovani moderni.
Lo pensavo anche quando ieri sera ho incontrato un’altra ragazza: “Stasera faccio la brava”.
No, non lo ha detto nè a me nè al principe azzurro-gay. Se lo è scritta sulla maglia! 😀
Domanda, forse più che lecita, ma a noi – consentitemi il rafforzativo – che ce ne importa?