Ho da poco smesso di leggere (pardon: divorato) l’ultimo libro di Maurizio De Giovanni, “Serenata senza nome”.
La scrittura e la storia di Ricciardi si confermano ancora una volta le mie preferite. E poi, la struggente storia d’amore a distanza di Ricciardi ed Enrica è proprio l’ideale per una donna dell’ottocento come la sottoscritta. Una storia che si intreccia lungo le pagine del libro e contribuisce ad accelerare il ritmo di lettura e a finire il libro troppo presto!
Non vi tedio a lungo: la storia merita di essere letta.
Mi limito ad appuntare qui una frase, per me una delle più significative:
Di notte, lo sai, o si dorme e si sogna o si è svegli e si sogna ugualmente. È di notte che ci mettiamo di fronte a noi stessi, è di notte che non ci sono scuse. Se ti mando un messaggio di notte, non puoi scegliere se ascoltarlo o no. Devi accogliere le mie parole e lasciarle entrare
Maurizio De Giovanni, “Serenata senza nome. Notturno per il commissario Ricciardi”